Santa Maria di Calanca (GR)Lungo il fiume a RossaConcerto alla cava di gneis Polti ad ArvigoL'albergo ristorante La Cascata, a Rossa

I luoghi del Festival Demenga

Le bellezze della Valle Calanca, nel Grigioni italiano

Ai margini degli assi di transito della A2 / A13, la Calanca è particolarmente attrezzata per un turismo lento e rispettoso dell’ambiente. La Valle è una delle quattro valli del Grigioni italiano. Dall’entrata nei pressi di Grono e per ca. 30 Km fino all’ultimo villagio abitato è tutto un susseguirsi di rocce e cascate.
Un gioiello che merita di essere conosciuto dagli amanti della natura e da chi desidera scoprire la ricchezza di opere d’arte, testimonianze di un passato culturale assai interessante.

Per maggiori informazioni sulla Valle Calanca, le possibilità di soggiorno e le attrazioni:

La Chiesa Parrocchiale
di Santa Maria

Nel 1219 è documentata nell'Atto di fondazione del Capitolo di San Vittore, ma si ritiene esistesse già da secoli. Venne rimaneggiata diverse volte nel corso dei secoli. Il soffitto risale al 1606. Il bellissimo altare ligneo della scuola di Ivo Striegel del 1512 fu venduto nel 1887, cosicché dal 1894 è possibile ammirarlo solo nel coro della Barfüsserkirche di Basilea.

La Chiesa Parrocchiale
di Santa Domenica

La chiesa parrocchiale del villaggio di Santa Domenica è ritenuta una delle più belle chiese barocche dei Grigioni. La presenza in un piccolo villaggio della Calanca di una chiesa che riflette la grande arte europea del periodo barocco è da attribuire agli emigrati nelle grandi città europee che ritornavano in patria con la loro arte e il gusto dei grandi dell’epoca.

La palestra della scuola di Castaneda

Castaneda è uno dei due comuni della Calanca esterna, si affaccia sulla Mesolcina e offre un’ottima vista panoramica.
Definita “il giardino della Calanca”, Castaneda ha origini molto antiche: durante la costruzione della scuola, sono state rinvenute delle tracce preistoriche di aratro.

La cava di gneis della Polti
ad Arvigo

La cava di Arvigo è l’unica realtà industriale della Valle Calanca. La materia prima estratta dalla montagna è il cosiddetto gneis calanchino che viene esportato in buona parte del mondo. È richiesto in modo particolare da architetti e capomastri per le sue qualità statiche e estetiche. Dal materiale estratto si ricavano inoltre anche delle lastre di gneis che si sono fatte apprezzare per la copertura dei tetti in piode.

Per saperne di più sui pregi della Valle Calanca:
Edoardo Agustoni, Guida d’arte della Calanca, Bellinzona 2005

Cartina dei luoghi del Festival